Lo champagne ha un suo perché sempre, nella buona e nella cattiva sorte e il Jacquesson “Cuvée 742” è una coccola infinita. Nata nel 1798, la Maison Jacquesson ha storia antichissima. La cantina si trova a Dizy, nelle immediate vicinanze di Aÿ e di Avize e vanta tra i suoi estimatori addirittura Napoleone, che nel 1810 la insignì della medaglia d’oro per “la Beauté et la Richesse de ses Caves”. Fondata da Claude e Memmie Jacquesson, è stato il figlio Adolphe a giocare un ruolo chiave nella storia aziendale: subentrato ai genitori, nel 1835 mise appunto la vigna a filari insieme al dott. Jules Guyot, nel 1844 inventò e brevettò il “muselet”, ovvero la gabbietta di metallo che blocca il tappo e poco più tardi, collaborando con il farmacista Jean-Baptiste François, trovò la formula per calcolare esattamente la quantità di zucchero necessaria alla seconda fermentazione.
Molti decenni son passati, ma la Maison ancor oggi produce bottiglie imperdibili per gli estimatori di Champagne. Gestita attualmente dai fratelli Jean-Hervé e Laurent Chiquet, la Jacquesson produce bottiglie che si distinguono per qualità ed eleganza, ottenute seguendo metodi rispettosi delle tradizioni, con lunghi periodi di affinamento sui lieviti, bassissimi dosaggi e nessuna filtrazione.
Dai trenta ettari vitati di proprietà è ricavato il 75% delle uve (il restante 25% proviene dai conferitori), seguendo metodi di coltivazione organica al 100%, non nell’ottica di divenire azienda biologica, bensì allo scopo esclusivo di produrre grandi uve e quindi grandi vini. Il vero spettacolo è la bottiglia, color giallo, con riflessi dorati e con un abbondante e persistente perlage. Ha un bouquet composto da una base agrumata e leggermente candita, cui fanno da contorno sentori di frutta secca e sfumature minerali e pietrose. In bocca un’effervescenza setosa e finissima si intreccia a un preciso ritorno olfattivo, per chiudere con pulizia, sapidità e accenni dolci.