Quattro percorsi di degustazione: un puzzle dove i tasselli non sono solo vini ma storia, territori, artigianalità e vignaioli.

Da ormai qualche anno vivo il piacere di proporre e servire vini ai clienti nei locali dove ho lavorato.

Oggi al ristorante George del Parker’s il piacere è doppio perché il godimento del percorso è sensoriale, l’esclusività che si vive nei nostri tavoli è assolutamente impagabile.

Questo contatto, direi confronto, che quotidianamente ho vissuto e vivo con i clienti mi ha portato a pensare che oggi la scelta di un vino o di un percorso di degustazione non sia più legato solo agli abbinamenti classici cibo/vino. Tutti sanno che i vini rossi meglio si abbinano con carni rosse e cacciagione, mentre i vini bianchi con carni, come pollo o pesce, non andranno sicuramente male. 

Oggigiorno quel che incide nella scelta dei vini è lo stato d’animo dei clienti. Facendo un parallelismo con la musica, ascoltare brani tristi nei momenti di dolore, tristezza, stress può approfondire ulteriormente il dolore; mentre ascoltare musica allegra può migliorare l’umore. Allo stesso modo, la scelta del vino giusto può avere un impatto simile sul nostro stato d’animo. 

Per questa ragione ho pensato di proporre quattro percorsi di degustazione. Ho selezionato i vini della nostra nuova carta, concepita con il principio del racconto, come un puzzle dove i tasselli non sono solo vini ma storia, territori, artigianalità e vignaioli. La scelta ha al centro il territorio campano, in particolare il Falerno del Massico, un vino con un’aura mistica, la cui storia risale al III secolo a.C., che l’azienda di famiglia “Villa Matilde Avallone” produce con passione e rispetto delle sue origini.

 Questi i percorsi:

  • Laetitia, gioia e felicità.
  • Malìa, forza della seduzione.
  • De Naturalis Historia, il vino ai tempi di Plinio il Vecchio.
  • Cogito ergo sum, meditazione e riflessione.