Tra i vini realizzati in Borgogna, lo Chablis si contraddistingue per caratteristiche organolettiche impareggiabili, legate soprattutto alla mineralità del naso e del sorso. Lo chardonnay che lì viene prodotto è davvero unico, e in alcuni casi inarrivabile. Tali caratteristiche derivano dal terreno risalente al periodo Giurassico, inframmezzato da fossili marini risalenti a oltre 140 milioni di anni fa. La presenza del fossile Exogyra Virgula nel terreno, infatti, dà allo Chablis, soprattutto nei Grand Cru, quella impareggiabile sapidità e quelle note iodate, che ricordano quasi il sapore del mare.
Sono molte le cantine che lavorano bene, personalmente apprezzo molto la cantina di William Fèvre che ha una storia di famiglia che risale addirittura al 1700 all’interno della regione, William Fèvre “senior” era già noto come grande produttore di vino dopo la seconda guerra mondiale. William Fèvre “junior” fondò in seguito il Domaine de la Maladière e annunciò la sua prima vendemmia nel 1959. Nel 1998 l’azienda William Fèvre viene acquisita dalla famiglia Henriot, produttrice di champagne a Reims. Con i suoi 78 ettari di Domaine, ripartiti sia fra Premier Cru (15,9 ettari) e terroir classificati come Grand Cru (ben 15,2 ettari), la cantina William Fèvre possiede oggi la più ampia gamma di Grand Cru classificati, e beneficia di condizioni ideali per produrre ottime etichette. Una delle caratteristiche che la contraddistingue è quella che usa botti non nuove, il che gli consente di ottenere vini ricchi di purezza aromatica molto elevata che mostrano la loro tipicità, le cui caratteristiche principali sono mineralità e freschezza. Profumi che esaltano sentori come i fiori secchi, pesche mature e la scorza di limone, per una beva corposa, potente ma non muscolosa, una vera meraviglia.