Lo champagne: simbolo per eccellenza di festa, convivialità e allegria.

Aÿ Champagne è un piccolo borgo che si trova ne “La Grande Vallée de la Marne” tra Epernay e Reims ad est di Parigi. Famoso nel mondo per gli Champagne di altissima qualità che lì vengono prodotti, ospita, nella splendida cornice di Villa Bissinger, l’Institut International des Vins de Champagne.

Un luogo dove si santifica lo champagne, un vino che simboleggia festa e convivialità in tutto il mondo, ma dove si vuol far comprendere l’importanza di una denominazione che nasconde una diversità spesso poco conosciuta. Infatti gli Champagne sono un mondo che spesso racchiudiamo in un tutt’uno che non corrisponde alla realtà. E Aÿ Champagne per certi aspetti è rappresentativa dei vari stili produttivi che si possono trovare negli Champagne, personalmente ad esempio prediligo quelli a base Pinot Nero, e in quel territorio questo vitigno è lavorato splendidamente dalla Maison Henri Giraud.

Una casa dalle origini antichissime, produttrice di Champagne sin dalla prima metà del XVIII secolo. Attualmente gestita dalla dodicesima generazione familiare, è guidata da Claude Giraud, coadiuvato dalla figlia Emmanuelle e dal genero enologo Sebastien le Golvet, conosciuto anche come colui che ha creato il Fût de Chêne (Pinot Nero 80% Chardonnay 20%) utilizzando uve provenienti esclusivamente da vigneti Grand Cru di Aÿ.

Fermentato in piccole botti di rovere e nato in occasione dell’eccezionale annata del ’90, uno Champagne davvero di gran livello, ma anche il resto della produzione si può collocare ai vertici di questa denominazione che da sempre affascina e ammalia gli amanti delle bollicine.

Sorseggiarlo sulla nostra terrazza in questa primavera è un momento di rara bellezza nel vivere colori che liberano il nostro sguardo, portandolo ad incontrare l’orizzonte infinito che ci troviamo davanti.