Bere una bottiglia di Villa Bucci, in particolare le Riserve è sempre piacevole. La fama del Verdicchio dei Castelli di Jesi deve molto a questa azienda marchigiana dalla storia molto antica, infatti le prime notizie risalgono al 1700. Una realtà che però non è solo vino, infatti dei 350 ettari di proprietà solo 25 sono dedicati al vigneto, il restante è dedito alla coltivazione del grano con la presenza di un’ottima coltura di olivi.
Da oltre 20 anni Villa Bucci si dedica ad una conduzione biologica, dedicando grande attenzione alla salvaguardia del territorio circostante sia nella produzione dei loro vini tradizionali che all’insieme della loro attività agricola. Villa Bucci propone una batteria di vini davvero notevoli, risultato di una combinazione di tradizioni e innovazioni unite all’attenta coltivazione e lavorazione delle uve.
Il Verdicchio Classico Riserva “Villa Bucci” è un vino bianco sicuramente atipico questo perché ha molte caratteristiche che lo si potrebbe assimilare tranquillamente con un vino rosso di medio corpo, un bianco anomalo rispetto alla produzione classica del Verdicchio di Jesi che lo pone in una fascia di Verdicchio davvero anomala, ma non ci sono molti segreti; grande selezione dei grappoli dalla “Vigna Bucci” che con oltre 40 anni di età e dunque ricca di nutrimento naturale dovuto al terreno, vigna che è la più antica dell’azienda, almeno un anno e mezzo in botti grandi di rovere e un anno minimo di riposo in bottiglia.
Un vino che si presenta con un bel colore giallo paglierino carico, all’olfatto sentori di erbe aromatiche, spezie bianche, miele, mandorla tostata. In bocca è decisamente robusto, ma che nulla toglie all’eleganza e complessità che varia e si sostanza durante il lento sorso che deve essere attento e lento per apprezzarlo al meglio. Un vino dalla grande capacità di invecchiamento che si accompagna molto bene al nostro Dentice cotto al carbone Binchotan, fagiolini conditi con pesto di alghe, vinaigrette al tosazu e gin ed estrazione di patata della pianura di Polvica.