Murakami, “Per capire le cose che mi succedono devo scriverle”.

Lo scrittore Murakami ha scritto in un suo libro che “Per capire le cose che mi succedono devo scriverle”, ed è quello che faccio anche io, le sensazioni che mi trasmettono i vini che incontro durante il mio lavoro. Solo scrivendo definisco con più compiutezza il nucleo profondo di quel che vivo.

Ed ho scritto di Aldo e Milena Vajra, due persone colte, sobrie e delicate in un eloquio che è allo stesso tempo forte e seducente. Tutto questo lo hanno trasmesso col tempo anche ai loro vini che sono materia viva come così come lo è la parola e la scrittura. E dunque tornando a Murakami, le cose sono anche luce e colori, lo è il loro territorio, lo è la loro cantina, lo è il caldo colore dei loro vini.


La loro azienda si trova a Vergne, una frazione del comune di Barolo posta sulle colline in alto rispetto al capoluogo. Milena ed Aldo non nascono vignaioli, loro cittadini torinesi lo sono divenuti per una scelta di vita qualche decennio fa, in tempi dove fare il vignaiolo non era molto chic. Il percorso che hanno vissuto li ha portati ad essere oggi una delle aziende più belle del territorio di Barolo.

Prodotto con le uve dei giovani vigneti di Nebbiolo, il Claré JC ci rimanda alla storia piùverae dimenticata del Nebbiolo piemontese, quando tra 1600 e fino all’inizio degli anni ’50, ancora veniva vinificato e goduto nella sua veste più leggera e fresca.

Un vino che vede solo vasche di acciaio e messa in bottiglia nella primavera successiva alla vendemmia, aiutano a preservare la freschezza e unicità di questo vino.

Si presenta con un colore rubino chiaro, leggermente mosso e molto fresco, accattivante. Spezie e frutti rossi e con una vibrante mineralità, ma la cosa che mi piace assai e che il JC si consuma fresco, e in questa stagione è davvero un gran piacere.