“Les Perrières” il mio abbinamento alla dolce animella di vitello.

Son proprio bravi i fratelli Chevillon, i loro premier cru anno dopo anno non tradiscono mai, grazie da un lato ai vecchi vigneti di proprietà, e dall’altro per la loro capacità di curare le viti e padroneggiare le diverse annate, a volte difficili della Borgogna. Quel che è certo è che i loro vitigni producono grappoli d’uva maturi e sani anno dopo anno. I fratelli Bertrand e Denis sono i gestori di quinta generazione di questa proprietà a Nuits-Saint-Georges, bellissima città che è proprio nel cuore della produzione del Pinot Nero. Entrambi i fratelli portano passione, esperienza, un’instancabile etica del lavoro e intensità al loro operare presso il domaine

Nella nostra carta abbiamo di questa azienda abbiamo il “Les Perrières”, il nome deriva da dove un tempo si lavorava la pietra e Perrière è sinonimo di cava (carrière in francese) mentre i cavatori erano chiamati perrier.

“Les Perrières”, al pari degli altri Premier Cru aziendali è un vino che ha bisogno di tempo per potersi esprimere al meglio, ma parimenti da giovane incanta per la sua freschezza e l’intensità del fruttato. Personalmente mi piace berlo sia giovane sia con qualche anno in più, quel che è certo è che durante tutta la sua evoluzione, mostra una struttura coerente; al palato pieno, quasi setoso, sottolineato ed esaltato da una vivace e piacevole freschezza.

Provatelo con la nostra “Animella di vitello del Sannio” cotta al burro, carciofini arrostiti, crema di Provolone del Monaco DOP, prezzemolo e jus di vitello al Vadouvan.