Gran bella storia quella della Famiglia Cotarella, un percorso che parte a metà degli anni ’60 quando Antonio e Domenico Cotarella, viticoltori in Monterubiaglio, frazione del comune di Castel Viscardo in provincia di Terni realizzano la prima cantina per la produzione in proprio di vino. Ma e con Renzo e Riccardo Cotarella, entrambi enologi che il loro marchio assume vette importanti partendo dalla fondazione della Falesco, una cantina che nel giro di pochissimo tempo diventa un punto di riferimento per la produzione di vini di qualità.
Siamo a cavallo tra Umbria e Lazio, l’azienda si estende al momento su una superficie vitata che arriva a coprire circa 280 ettari, ai quali vanno aggiunti altri novanta ettari attualmente condotti in affitto. In una zona collinare caratterizzata da terreni di origine vulcanica, sono coltivate sia varietà autoctone che uve internazionali, per cui tra i filari si incontrano piante di aleatico, trebbiano, malvasia, verdicchio, sangiovese e vermentino, e ancora di merlot, syrah, viognier e cabernet. Grappoli allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, che in cantina sono lavorati utilizzando i più moderni e avanzati strumenti enologici, impiegati sempre senza mai snaturare ciò che il terroir e la stagione sono arrivati a esprimere nel frutto.
Nel 2016 una grande svolta generazionale tutta al femminile investe l’azienda; Dominga, Marta ed Enrica, figlie di Riccardo e Renzo, subentrano ufficialmente alla guida dell’azienda, e nel 2017, per comunicare il passaggio generazionale viene ridisegnata l’intera architettura di marca, dove ora compare il nome di Famiglia Cotarella. Un passaggio che ha portato una nuova vitalità facendo fare un ulteriore salto alla qualità dei vini prodotti.
Prova provata il loro “Marciliano”, uno dei loro classici realizzato utilizzando vitigni internazionali quali il cabernet sauvignon e franc, un vino molto apprezzato da chi predilige vini profondi e complessi, caldo ed avvolgente, perfetta espressione delle potenzialità vitivinicole del territorio di Montecchio e della vocazione all’eccellenza della Famiglia.